{mosimage}Dalla Liguria alla Campania, le lamentele dei bagnanti nelle baie premiate dalla Fee
MILANO— Il mare delle Bandiere blu è davvero pulito? Le analisi confermano il dato raccolto dalla Fee, l’associazione che distribuisce i riconoscimenti alle spiagge più belle e attrezzate della penisola. Ma i bagnanti non la pensano allo stesso modo. E scrivono lettere di protesta: acque torbide, scarichi fognari, schiume, liquami, macchie maleodoranti, il blu delle bandiere non è così splendente come si potrebbe credere. E anche se il riconoscimento viene attribuito da una giuria di esperti sulla base di numerosi requisiti (la balneabilità del mare è solo una delle condizioni e si basa sui dati forniti dall’Arpa), le lamentele dei turisti cominciano a farsi sentire. In quest’estate incandescente, in alcune delle località di mare più note e frequentate si verificano anche inquietanti delitti ambientali. Come quello consumato ieri a Capri, dove il titolare dello stabilimento Bagni di Tiberio e un suo dipendente cingalese sono stati arrestati per aver gettato in mare due metri cubi di vetro. È invece emergenza idrica a Portofino. L’erogazione dell’acqua è stata chiusa dall’una di notte alle sette di mattina, il Comune ha fatto divieto di innaffiare i giardini e cambiare l’acqua alle piscine. Stesse misure anche a Santa Margherita. In entrambe le località, proprietari delle ville preoccupati e prati sempre più secchi.
Fonte: www.corriere.it
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