Via libera al Decreto Ponte: firmato dal Capo dello Stato, adesso va in Gazzetta ufficiale. Gli uffici del ministero delle Infrastrutture hanno infatti terminato gli ultimi approfondimenti, sostanzialmente confermando il testo che era stato approvato in Consiglio dei ministri lo scorso 16 marzo con la formula «salvo intese». In serata il presidente Sergio Mattarella ha firmato ed emanato definitivamente il decreto . «È una scelta storica — si legge in una nota del Mit — che apre a una infrastruttura da record mondiale e con forte connotazione green: il Ponte permetterà una drastica riduzione dell’inquinamento da CO2 e un calo sensibile degli scarichi in mare», spiega il ministero. «Il costo per la realizzazione del Ponte e di tutte le opere ferroviarie e stradali di accesso su entrambe le sponde è oggi stimato in 10 miliardi. Dal 2019 al 2022, il Reddito di Cittadinanza ha avuto un impatto per le casse dello Stato di 25 miliardi».
Il progetto
L’infrastruttrura è stata progettata secondo lo schema del ponte sospeso. Con la «bollinatura» dal parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ponte sullo Stretto di Messina entra in una nuova fase attuativa. Il progetto tecnico attualmente disponibile, riferisce il Mit, consiste in circa 8.000 elaborati e prevede una lunghezza della campata centrale tra i 3.200 e i 3.300 metri, a fronte di 3.666 metri di lunghezza complessiva comprensiva delle campate laterali. L’impalcato sarà largo 60,4 metri, 399 metri sarà l’altezza delle torri, 2 le coppie di cavi per il sistema di sospensione, 5.320 metri la lunghezza complessiva dei cavi e 1,26 metri il diametro dei cavi di sospensione. Saranno 44.323 i fili d’acciaio per ogni cavo di sospensione, 65 i metri di altezza del canale navigabile centrale per il transito di grandi navi, con volume dei blocchi d’ancoraggio pari a 533.000 metri-cubi. L’opera è costituita da 6 corsie stradali, 3 per ciascun senso di marcia (2 + 1 emergenza) e 2 binari ferroviari, per una capacità dell’infrastruttura pari a 6.000 veicoli/ora e 200 treni/giorno.
Tempi dimezzati tra Roma e Palermo
Il progetto prevede inoltre l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria per dare vita a un servizio di trasporto pubblico locale tra le due città di Messina e Reggio Calabria. Il ponte è stato progettato con una resistenza al sisma pari a 7,1 magnitudo della scala Richter (la zona, infatti, è altamente sismica), con un impalcato aerodinamico di “terza generazione” stabile fino a velocità del vento di 270 km/h. Con il Ponte è previsto anche un «taglio» dei tempi per raggiungere la Sicilia: grazie al completamento dell’alta velocità in Calabria e Sicilia e la messa in esercizio del Ponte, il ministero stima «un dimezzamento» dei tempi di percorrenza da Roma a Palermo «oggi pari a 12 ore, di cui un’ora e mezza per il solo traghettamento dei vagoni» e si inserisce nel tracciato del Corridoio multimodale Scandinavo-Mediterraneo. (Corrieri della Sera)