{mosimage}«Campagna denigratoria che da giorni strumentalizza vicende private a fini politici»
ROMA – «Invidia e odio nei confronti di un Presidente del Consiglio che ha raggiunto il massimo storico della fiducia dei cittadini: sono palesi i motivi della campagna denigratoria che La Repubblica e il suo editore stanno conducendo da giorni contro il Presidente Berlusconi.
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IL COMUNICATO – Attacchi di così basso livello, in vista delle prossime elezioni europee e amministrative, confermano non solo l'assoluta mancanza di argomenti politici concreti di quel giornale e della sua parte politica, ma anche una strategia mediatica diffamatoria tesa a strumentalizzare vicende esclusivamente private a fini di lotta politica». Il quotidiano romano dedica una inchiesta di Giuseppe D'Avanzo che occupa pagina 8 e 9 del quotidiano (con un richiamo di spalla in prima) alle «dieci domande mai poste al Cavaliere». Domande che «La Repubblica» rivolge quindi al premier e che riguardano quelle che il quotidiano definisce «le incoerenze di un caso politico» a proposito del contrasto nato tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi all'indomani della partecipazione del presidente del Consiglio alla festa per il 18/o compleanno di Noemi Letizia. D'Avanzo evidenzia le presunte «incoerenze» della vicenda mettendo a confronto le dichiarazioni dei vari protagonisti e traendone alcune conclusioni. Al termine di questa disamina rivolge al premier le «dieci domande» finora mai poste, a partire da quelle sulle circostanze in cui nacque e poi si sedimentò la sua amicizia prima col padre di Noemi e poi con la ragazza. Fino alla decima domanda che, viste le parole della signora Lario, chiede: «Quali sono le condizioni di salute» del premier?
INSULTI IN STRADA – Intanto mercoledì a Roma sono stati fermati e denunciati dagli agenti della polizia di Stato del commissariato Trevi due persone di 38 e 21 anni che quando si sono trovati davanti il premier Silvio Berlusconi, in via dell'Impresa, hanno incominciato a rivolgergli insulti e urlargli improperi. I due non risultano appartenenti ad particolari movimenti politici.
Fonte: www.corriere.it
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