{mosimage}Il capo dello Stato: «Sono ideali validi per tutti, anche per chi visse diversamente gli anni '43-'45»
EREDITA' SPIRITUALE – «Il messaggio, l'eredità spirituale e morale della Resistenza, della lotta per la liberazione d'Italia vive nella Costituzione, Carta fondante della Repubblica, pietra angolare del nostro agire comune e della nostra rinnovata identità nazionale» afferma Napolitano. «Anche la partecipazione di nostri contingenti militari alle missioni per la pace e la sicurezza internazionale, sotto la guida dell'Onu e nel quadro delle alleanze – aggiunge il presidente della Repubblica – è coerente con l'aspettativa ideale e la concreta volontà di costruire un futuro migliore, che ispirarono le decisioni dei soldati e dei cittadini italiani, all'indomani dell'armistizio dell'8 settembre 1943, quando scelsero di reagire, anche mettendo a repentaglio la propria esistenza».
LA RUSSA E MARONI – Anche per il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, «questa cerimonia ha un significato unitario particolare che contribuisce a fare del 25 aprile una ricorrenza da tutti condivisa». Per il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, il 25 aprile «fu una data incancellabile in cui nacque l'Italia libera e democratica».