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La denuncia all’Aquila: «70mila residenti ma 100mila richieste d’indennizzo»

21 de maio de 2009 - Por Comunità Italiana

{mosimage}Intanto dal Senato è arrivato l'ok al contributo del 100% a fondo perduto sulla prima casa

 

ROMA – Via libera dell'Aula del Senato all'emendamento della Commissione al decreto terremoto che prevede che lo Stato pagherà, a fondo perduto e al 100%, la ricostruzione e la riparazione della prima casa. Nel testo si prevede in alternativa anche la possibilità, su base volontaria, dell'utilizzo del credito di imposta o del finanziamento agevolato. Il contributo si otterrà solo al netto dei rimborsi assicurativi.

100MILA DOMANDE INDENNIZZO – Intanto all’Aquila, il numero di persone che ha chiesto l’indennizzo dei danni subiti dal terremoto del 6 aprile scorso supera di un terzo quello degli iscritti all’anagrafe. Se i residenti del capoluogo abruzzese sono 70mila, le richieste sono invece circa 100mila. Lo ha denunciato il direttore generale del Comune dell’Aquila, Massimiliano Cordeschi, ai microfoni del giornale radio Rai, spiegando che per questo motivo i pagamenti sono ancora fermi. «Ancora non iniziano – ha detto Cordeschi – perché c’è un problema di numeri troppo elevati: considerando coloro i quali stanno nelle tende, coloro i quali stanno negli alberghi sommati a chi chiede l’autonoma sistemazione siamo oltre le 100mila persone. L’Aquila è una città di 70mila abitanti e quindi è palese che ci sia una incongruenza nei numeri ed è per questo che un minimo di controlli rapidi siamo costretti a farli. Noi abbiamo in anagrafe registrati un certo numero cittadini. Qua c’è un numero maggiore, dobbiamo capire da dove viene». «Provvederemo al più presto ai pagamenti – assicura – ma almeno il controllo anagrafico sarà sicuramente attivato. Immaginiamo – annuncia – di cominciare a liquidare per la fine di maggio». Se tutte le richieste attuali dovessero essere accolte, le somme erogate ammonterebbero a 4 milioni e 800mila euro al mese. Al contrario la cifra, secondo le stime dell’amministrazione, non dovrebbe superare i 2 milioni e mezzo.

 

Fonte: www.corriere.it 

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