{mosimage}Si riduce la crescita dei prezzi dei beni alimentari, a cominciare dal pane
ROMA – A dicembre l'indice nazionale dei prezzi al consumo in Italia presenta una variazione di meno 0,1 per cento rispetto a novembre e una variazione di più 2,2 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Lo comunica l'Istat, confermando la stima preliminare di una frenata rispetto ai trend precedenti.
Nella media del 2008 l'inflazione si è attestata al 3,3%, il livello più alto degli ultimi 12 anni. Nel 1996, infatti, l'inflazione media annua si attestò al 4%. L'effetto del trascinamento dell'inflazione sul 2009 è dello 0,2%, un livello basso che risente della flessione dell'inflazione degli ultimi mesi. L'effetto di trascinamento 2007 fu dell'1,3%.
L'indice armonizzato (che viene comunicato a Eurostat per le rilevazioni Ue) ha registrato a dicembre un calo dello 0,1% su base mensile, un aumento del 2,5% su base annua e una media nel 2008 del +3,5%.
Su base mensile più significativi per l'indice intera collettività sono stati rilevati per i capitoli Ricreazione, spettacoli e cultura (+0,5%) e Comunicazioni (+0,3%); variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Trasporti (-1,1%), Servizi ricettivi e di ristorazione (-0,2%) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,1%).
Gli incrementi più elevati rispetto a dicembre 2007 si sono registrati nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+6,1%), Bevande alcoliche e tabacchi (+5,3%) e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+4,3%); variazioni tendenziali negative per Comunicazioni (-3,3%) e Trasporti (-0,2%).
Nonostante l'inflazione sugli alimentari sia stata particolarmente gravosa in tutto il 2008, a dicembre si registra una riduzione dei prezzi per i beni di maggior consumo. In particolare si registra il rallentamento della crescita tendenziale dei prezzi di pane e cereali, passata dall'8,4% di novembre al 7,8% di dicembre, nonostante l'incremento congiunturale dello 0,1%.
Fonte: www.repubblica.it