{mosimage}Il 17enne ha fatto irruzione nel liceo di Winnenden che aveva frequentato. Sparatoria durante l'inseguimento
STOCCARDA – È stato ucciso dalla polizia durante un inseguimento l'autore della sparatoria in un liceo tecnico a Winnenden, a 20 km da Stoccarda, che ha fatto 16 vittime (compreso il killer) e diversi feriti. Nel conflitto a fuoco con la polizia durante la fuga del killer due agenti sono rimasti feriti e due passanti sono morti. La Bild riporta che ha 17 anni e si chiama Tim Kretschmer e ne pubblica una foto del 2004, quando vinse un torneo di ping pong. È un ex allievo della stessa scuola dove ha compiuto la strage e si era diplomato l'anno scorso. L'istituto fa parte di un complesso che ospita circa mille allievi.
LA SPARATORIA – Completamente vestito di nero, ha fatto irruzione intorno alle 9.30 nell'istituto Albertville Realschule aprendo il fuoco: dodici i morti, di cui nove studenti tra i 13 e i 17 anni e tre insegnanti. Numerosi i feriti. Un'altra persona è stata uccisa dal killer in una clinica vicina alla scuola. «Riteniamo che il bilancio dei morti è a due cifre. Si tratta di studenti» aveva detto in un primo tempo una portavoce del ministero dell'Interno del Baden-Wuerttemberg.
ARSENALE IN CASA – Dopo la strage il killer ha tentato la fuga: mille poliziotti sono stati mobilitati nelle ricerche, con l'ausilio di elicotteri e cani. Secondo la Bild avrebbe preso in ostaggio un automobilista che ha poi liberato e si sarebbe diretto verso Stoccarda sull'auto rubata. La polizia lo ha ucciso nell'inseguimento: la sparatoria è avvenuta a Wendlingen, a 40 chilometri da Winnenden. Nella casa della famiglia del ragazzo sono state trovate 18 armi detenute legalmente, ma non è chiaro se il killer si sia servito di quell'arsenale. Un commando speciale della polizia del Baden-Wuerttemberg ha interrogato la madre. Dopo la sparatoria la polizia ha evacuato la scuola e istituito blocchi nella città e nella regione, diramando un allarme a tutti gli automobilisti affinché non dessero passaggi ad autostoppisti. Le autorità regionali hanno chiuso le altre tre scuole della città, ordinando ad allievi e professori di non uscire dagli edifici.
Fonte: www.corriere.it