Che il 2017 sia stato un anno record per le criptovalute è solare. Bitcoin, per capitalizzazione e prezzo unitario, è di gran lunga la moneta digitale più importante
Ma, nonostante una crescita enorme, non è riuscita a conquistarsi la vetta di un’altra classifica: quella delle criptovalute che si sono apprezzate di più nel 2017, anche se spesso, a dire il vero e a differenza dei bitcoin, partendo da valori vicini allo zero. In questa speciale classifica, la capostipite delle criptomonete è soltanto ottava, con una crescita del 1.318%.
Secondo i dati di CoinMarketcap raccolti da Quartz, la moneta digitale che più ha guadagnato valore durante l’anno appena chiuso è Ripple: +36.018%. Anche se su volumi e prezzi di tutt’altra portata: vale 2,31 dollari.
La seconda in graduatoria, Nem, si è apprezzata del 29.842%, ma vale ancora poco più di un dollaro.
La terza, Stellar, ne vale ancora meno: 50 centesimi, nonostante un progresso del 14.441%.
Quarta è Dash, spinta oltre i 1.140 dollari da una crescita del 9.265%.
Sono cresciuti molto più del Bitcoin anche Ethereum(+9.162%), Litecoin (+5.046%) e Cardano (+2.782%). Mentre (per chiudere la top 10) Bitcoin Cash si è fermato a un +513% e Iota a un +501%.
Ci sono anche altre “crypto” ad aver fatto meglio di Bitcoin. Sono alcuni “token”, cioè quei gettoni digitali emessi dalle startup per raccogliere risorse fresche nelle Ico (Initial coin offering). Possono essere scambiati e, quindi, apprezzarsi o perdere valore. Alcuni “gettoni”, pur rimanendo su valori unitari bassi, hanno guadagnato parecchio. In questo caso Bitcoin diventerebbe addirittura il 14° criptoasset più apprezzato nel 2017.
Come Ardor, token emesso da un startup che sviluppa soluzioni su blockchain: è cresciuto del 16.809% e oggi vale 1,8 dollari. O come Golem, moneta nata per finanziare una sorta di supercomputer partecipato: ha superato quota un dollaro crescendo dell’8.434%. (agi)